Posturologia e Gnatologia

Gnatologia:

La gnatologia studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonatoria, posturale) e pertanto, studia i rapporti tra i mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli, compresa la lingua.

Durante il corso della mia carriera ho dedicato molto allo studio dell’apparato stomatognatico, un complesso di strutture ed organi che partecipano insieme alle funzioni orali, di cui quella piu armoniosa è proprio quella masticatoria.

E’ curioso pensare, a come, durante la nostra quotidianità non percepiamo affatto quanto siano complesse queste funzioni e come le strutture che ne partecipano debbano tra di loro armonizzarsi  per rendere tutto funzionante. Quando stiamo bene e non abbiamo disagi è cosi, ma quando nasce il problema, ovvero una disfunzione, be, allora la nostra percezione cambia, ed una fisiologica funzione puo diventare una problematica importante da turbare la nostra vita quotidiana.

Cercerò di spiegarvi come accade tutto e quali cose potete fare ad evitare l’insorgere del problema, ed eventuali peggioramenti se invece già percepite disagi.

Prima del problema:

Ovvero in medicina significa prevenzione, non è cosi  facile spiegare  questo concetto per la funzione masticatoria, proprio perchè intervengono diverse strutture tra loro e delle funzioni che in parte non dipendono sempre dalla nostra volontà ,ovvero sono semivolontarie.

Per spiegarvi al meglio un concetto mi ricordo di un esempio che faceva un mio maestro all’università che negli anni mi è rimasto molto utile per far capire ai miei pazienti alcuni concetti prima di iniziare la terapia gnatologica.

Consideriamo tre parametri: il primo la diversa funzione:

Provate a paragonare l’apparato stomatognatico, ovvero la bocca con la sua articolazione e tessuti i denti la lingua etc come una macchina, una macchina con le ruote la carrozza e gli ammortizatori, ovvero quelle molle che servono ad attudire  le buche.

Ora paragonate la strada sulla quale si muove questa macchina, alla funzione della vostra bocca, ovvero quello che gli fate fare durante la giornata, mangiare bere deglutire parlare etc.

Per ricapitolare.

la macchina = alla bocca

la strada = alla funzione della bocca.

bene ora  se prendete due macchine uguali tra di loro e perfettamente bene assestate con ammortizzatori nuove, se queste due macchine percorrono strade diverse di cui una dissestata, è facile pensare che quella macchina che ha percorso la strada peggiore avrà piu problemi dell’altra che avrà camminato su una strada nuova e senza buche.

Per ritornare alle nostra bocche, anche esse saranno perfettamente uguali con strutture perfette, denti ed articolazione perfette, ma una delle due, percorrera una strata più accidentata, ovvero non sarà sottoposta solo alla funzioni fisiologiche della masticazione, deglutizione,fonazione, ma dovrà sopportatre il peso delle parafunzioni, ovvero atti non fisiologici che normalmente non è abituata a sopportare, ( bruxismo, serramento).

Anche in questo caso è facile pensare che quest’ultima bocca avrà dei problemi poichè sottoposta a stress maggiore.

Quello che voglio dirvi è; che a parità di struttura di partenza, ciò che  ha condizionato il tutto, è la diversa funzione ovvero lo stress inteso come forza e tensione dei tessuti che favoriscono l’insorgenza di alterazioni nel sistema stomatogantico. Si perchè normalmente il nostro sistema stomatognatico anche se perfetto, non è abituato a sopportare parafunzioni ovvero bruxismo e serramento, che sono come delle buche in una strada.

Secondo parametro: la diversa struttura

Prima abbiamo considerato solo la diversa funzione, paragonando le funzioni orali a due strade diverse ma due macchine ideali tra loro. Adesso se consideriamo  tra loro due macchine completamente diverse una perfetta, ma l’altra con dei difetti intrinseci come per esempio ammortizzatori non bene assettati e gomme usurate, è facile pensare che, se le stesse macchine affrontino la stessa identica, anche se perfetta, la macchina che avrà piu danni alla fine del percorso, sarà quella che aveva già dei problemi in partenza. Questo per rendervi l’idea che una bocca che ha un occlusione non perfetta con guide canine ed incisiva non adeguata qualche dente in meno anche se sottoposta alle stesse funzioni potrà avere qualche problema in piu rispetto ad una bocca che ha una occlusione mutualmente protetta, ovvero un occlusione che possiede delle strutture in grado di proteggere i tessuti articolari durante la funzione.

Terzo parametro: la diversa predisposizione tissutale.

Si poichè chi partecipa alle funzioni sono comunque dei tessuti biologici. Questi non hanno sempre le stesse caratteristiche, ed in base alla loro struttura più o meno debole che definiamo la predisposizione ai problemi articolari. Questo terzo parametro puo sembrare come il secondo ma non è la stessa cosa poiche è geneticamente determinato rispetto al secondo ovvero le strutture orali che nell’insieme determinano l’occlusione, sulla quale è nostro compito intervenire per riportarla a condizioni migliori.

Il termine «occlusione» si riferisce letteralmente ai contatti tra i denti delle arcate antagoniste sia in una posizione statica che dinamica.

Per «gnatologia» si intende lo studio di tutti gli organi o apparati che dal lato fisiologico o patologico possono essere collegati all’occlusione dentaria

La terapia gnatologica consiste nel ristabilire i normali rapporti fra condilo mandibolare, disco articolare e fossa glenoide. Pertanto è la posizione mandibolare reciprocamente al cranio che fa la differenza tra successo e insuccesso. Allo scopo servono manufatti prevalentemente di resina e metallo (bite) che riposizionano la mandibola producendo allo stesso tempo un rilassamento muscolare dei muscoli masticatori e di tutti gli altri muscoli interessati.

Una volta eliminate le contratture si procede alla terapia di stabilizzazione dei risultati, che può prevedere la correzione occlusale per apposizione, per sottrazione o per modifica tramite ausili che possono andare da un semplice molaggio selettivo per eliminare interferenze (a volte causate da restauri malposti), a un ripristino delle corrette altezze tramite onlays, corone o delle edentulie tramite protesi, infine si possono modificare posizioni dentali tramite ortodonzia

Esistendo molte scuole gnatologiche, i mezzi terapeutici possono variare, anche se è piuttosto costante il ricorso a placche occlusali (di svincolo/rilassamento o “bite planes”, indendate, ortotici, di ricattura menisco, protettive, ecc.). Se la terapia non ha successo si può quindi ritentare con altra metodologia, solo in caso di permanenza di problemi interni alle articolazioni e come ultima spiaggia, previa diagnosi strumentale (risonanza magnetica nucleare e più raramente tomografia assiale computerizzata delle articolazioni temporo-mandibolari), si può abbandonare la gnatologia per ricorrere a chirurgia più o meno invasiva in base al grado di gravità del problema (lavaggi intra-articolari, chirurgia endoscopica, chirurgia ATM (articolazione temporo-mandibolare) classica).

Implantologia carico immediato

Caso clinico numero 1

Intervento di, rimozione della vecchia protesi mobile. Avulsione degli elementi monconi portanti, implantologia dentale e consegna immediata di manufatto protesico definitivo.( implantologia  a carico immediato).

Caso clinico numero 2

Intervento di, rimozione del vecchio ponte in metallo ceramica Avulsione degli elementi monconi portanti, implantologia dentale e consegna immediata di manufatto protesici definitivo.( implantologia  a carico immediato) .Caso iniziale: presenza di vecchio ponte in metallo ceramica su elementi monconi parodintopatici.

 

implantologia dentale

Agenesia

Trattamento multidisciplinare per l’agenesia dei laterali superiori.

Dott. Vincenzo Carbone

Caso 1:

 

 

Ricostruzione Ossea